Ansia, mia odiata complice. Hai con lei una complicità esistenziale. Ma è una vita sfalsata e logorante.
Ansia mia odiata complice. Situazionale e costituzionale. Panico, fobie, tante paure.
Disturbo emozionale. Sono nervoso, ansioso, spaventato, preoccupato. Scappo da situazioni o legami che mi causano ansia.
Vi è il disturbo di ansia, poi l’ansia fisiologica che, se ben gestita, è positiva. Che tutto sia riconducibile a incapacità di gestire bene le tue emozioni? Che ne pensi?
Disturbo di ansia.
Se il disagio psicologico dell’ansia è forte e persistente, va sempre predisposto un percorso psicoterapeutico urgente, specialistico risolutivo. Perché vivere di tensioni e paure?
L’ansia è anche un’emozione buona, naturale, positiva, di allerta e di difesa da minacce esterne ed interne.
Il panico fa parte del pianeta ansia ed è un picco breve di sconvolgente paura, anche di svenimento e morte, ma occorre massima calma psicologica e fisica.
Non sta succedendo nulla di drammatico. Devi avere massima fiducia in te e in chi ti sta rassicurando, con soccorso respiratorio e rilassante corporeo.
L’ansia è patologica quando è persistente, cronica, elevata e ad alto rischio di disagio psichico e psicosomatico.
E’ indispensabile ripristinare un benessere psicofisico, esistenziale, nelle relazioni importanti e socio ambientali.
Se mi impegno anche in psicoterapia, posso gestirla ed eliminarla?
Ansia, mia odiata complice. E' possibile gestirla bene se è esistenziale. Psicoterapia se patologica.
Disturbo di Ansia. Sono cieca alle belle emozioni del vivere bene? Sì!
Ansia come agitazione interiore emotiva? Ansia prodotta dalle paure tipiche delle stressanti sfide quotidiane della vita? Bisogna reagire e,se necessario, farsi aiutare.
Disturbo di ansia. Ansia roditore dell’anima.
L’ansia è un tarlo che ti rode piano piano l’anima, il corpo e la tua identità.
L’ansia è un sofferente stato di inquietudine informe, fluido, serpeggiante.
E’ accompagnato da eccitazione mentale ed emozionale e poi corporea.
Inquina tutti i nostri stati e strati d’animo. E’ dirompente pulsione istintuale, quasi un riflesso condizionato.
L’ansia è diventata di fatto la nostra seconda mente negativa, l’avatar cattivo, capriccioso e dominante. E’ abdicazione alla nostra libertà e volontà.
Tutto è soggettivo, ma percepito come obiettivo.
Se c’è un vero pericolo, l’ansia di reazione difensiva è indispensabile, ma allora è salvifica paura! Ne sei convinta?
Ansia, mia odiata complice. Forse non vuoi affrontarla con coraggio. Ti logora le relazioni .
Disturbo da Ansia situazionale. Allora ti serve un allenamento quotidiana anti ansia:
Ansia situazionale? E chi ne è immune? Mai farsi contagiare dallo stress della vita quotidiana o da eventi eccezionali agitativi!
L’ansia situazionale è quella legata agli eventi frustranti del momento, non fronteggiata con coraggio, con fiducia in noi stessi.
L’ansioso ha una personalità che non sa gestire l’eccitazione negativa. E’ fragile, non combattivo, lamentevole. Non sa soffrire.
E’ privo di energie positive e gioia di vivere. Essere colpiti, da ansia costituzionale e da ansia situazionale, rende l’essere umano un mare negativo, davvero agitato e pericoloso per sé e per tutti.
L’Ansia costituzionale, beh, questa è una cosa seria che ti appartiene dalla nascita. Va ridotta, possibilmente neutralizzata, con la maturità psicologica.
Disturbo da Ansia costituzionale.
L’ansia costituzionale proviene da lontano, da fattori ereditari e poi socio ambientali ed educativi.
Genitori ansiogeni, socialità negative, ambienti educativi, scolastici e lavorativi fortemente competitivi.
Numeri, successo, carriera, valori deprezzati se non monetizzabili.
Forse l’umanità è ansiosa perché sacrificata al benessere, alla tecnologia e al web, le nuove divinità se abusate.
Ansia, mia odiosa complice. Forse è una falsa corazza protettiva o un alibi per non affrontarla con coraggio.
Disturbo di Ansia. Se la voglio eliminare o dominare, ce la farò?
E se cambiassi gli occhiali della percezione, da negativa a positiva, di te, delle tue relazioni, della tua vita lavorativa e sociale?
E se facendo così, tutto miracolosamente ritornasse sereno e appagante? Perché non provare?
Prima di tutto cambiamo al positivo la nostra percezione interiore, sia della nostra mente che delle nostre auto percezioni corporee.
Contemporaneamente sincronizziamoci con una speculare percezione positiva del mondo esterno, fatto di persone, azioni, ambienti, rapporti primari e privilegiati.
Tutto diverrà miracolosamente appagante e rassicurante.
Il mondo interiore ed esteriore chiede un cambio di percezione, di prospettiva, di occhi!
Non cambiare il paesaggio, ma il modo di guardarlo e percepirlo e tutto incomincerà a girare bene e la vita tornerà a sorriderti.
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